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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 10103 - pubb. 26/02/2014.

Anche le Onlus, se esercitano, prevalente, attività commerciale sono soggette al fallimento


Appello di Genova, 14 Dicembre 2013. Est. Isabella Silva.

Procedure concorsuali – Reclamo avverso sentenza di fallimento – Associazione onlus – Svolgimento di attività idonea al conseguimento degli scopi consentiti – Attività economica ex art. 2195 c.c. – Assenza di concorrenza – Irrilevanza – Remunerazione – Assenza di un fine di lucro – Fallimento – Sussiste.


Ciò che caratterizza l’attività di impresa è lo scopo di lucro in astratto, cosicché non è necessario che l’imprenditore si proponga di ricavare dall’attività d’impresa un guadagno da destinare a scopi egoistici, essendo invece sufficiente la finalità di ricavare un guadagno che consenta, innanzitutto, di pareggiare i costi ed eventualmente di avere delle risorse da destinare al perseguimento di scopi predeterminati, quali quelli che l’ associazione o l’ente si è dato all’atto della sua costituzione.
Rimane, quindi, giuridicamente irrilevante lo scopo di lucro, che riguarda il movente soggettivo che induce l’imprenditore ad esercitare la sua attività.
Pertanto, il carattere imprenditoriale deve essere escluso quando l’attività viene resa in modo del tutto gratuito, dato che non può essere considerata imprenditoriale l’erogazione gratuita di beni e servizi. (Mauro Frigerio) (riproduzione riservata)

Segnalazione dell'Avv. Mauro Frigerio


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