Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27382 - pubb. 28/05/2022

Revoca del concordato preventivo per fatti non adeguatamente e compiutamente esposti nella proposta concordataria e nei suoi allegati

Cassazione civile, sez. I, 13 Aprile 2022, n. 12115. Pres. Genovese. Est. Vella.


Concordato preventivo – Revoca ex art. 173 l.f. – Ratio – Fatti non adeguatamente e compiutamente esposti nella proposta concordataria e nei suoi allegati



Ciò che rileva, ai fini della revoca ai sensi dell'art. 173 l fall., è che si tratti di fatti "accertati" dal commissario giudiziale – con la precisazione che rientrano in tale categoria non solo quelli "scoperti", perché prima del tutto ignoti nella loro materialità, ma anche quelli, appunto, non adeguatamente e compiutamente esposti nella proposta concordataria e nei suoi allegati – e che gli stessi siano potenzialmente idonei a pregiudicare il cd. consenso informato dei creditori sulle reali prospettive di soddisfacimento, per come prospettate nella proposta concordataria, dovendo il giudice verificare, quale garante della regolarità della procedura, che siano forniti ai creditori tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione della sua convenienza.

Quello della revoca del concordato preventivo di cui all'art. 173 l.f. è un istituto volto a neutralizzare il valore decettivo delle omissioni, alterazioni, incompletezze o inadeguatezze delle informazioni fornite ai creditori con la proposta di concordato, da valutare al momento del deposito della domanda (a prescindere da eventuali “ravvedimenti postumi” del debitore che si trasfondano in modifiche della proposta, specie se al cospetto di verifiche degli organi concorsuali), che quindi copre non solo l’area delle condotte volte propriamente ad occultare circostanze inizialmente ignorate dagli organi della procedura e dai creditori e successivamente accertate nella loro sussistenza, ma anche quelle dirette a non farle percepire nella loro completezza ed integrale rilevanza, rispetto ad una rappresentazione esistente, ma del tutto inadeguata. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)


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