Diritto e Procedura Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27552 - pubb. 07/06/2018

Chiarezza e sinteticità degli atti

Cassazione civile, sez. VI, 07 Maggio 2018, n. 10853. Pres. Amendola. Est. D'Arrigo.


Dovere di chiarezza e sinteticità – Tecnica dell’assemblaggio – Ricorso per Cassazione Violazione – Art. 366, nn. 3-4, c.p.c. – Inammissibilità – Sussiste



La pedissequa riproduzione dell'intero, letterale contenuto degli atti processuali è, per un verso, del tutto superflua, non essendo affatto richiesto che si dia meticoloso conto di tutti i momenti nei quali la vicenda processuale si è articolata; per altro verso, inidonea a soddisfare la necessità della sintetica esposizione dei fatti, in quanto equivale ad affidare alla Corte, dopo averla costretta a leggere tutto (anche quello di cui non occorre sia informata), la scelta di quanto effettivamente rileva in ordine ai motivi di ricorso (Sez. U, Sentenza n. 5698 del 11/04/2012, Rv. 621813). Nella specie, peraltro, l'esposizione dei fatti tramite la già criticata tecnica dell'assemblaggio è anche carente, in quanto vi è la totale omissione - anche meramente grafica – delle vicende del giudizio di primo grado e dei motivi di appello. In conclusione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


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